Prima pagina arrow Omeliari arrow NAN 6202 arrow Bibliografia. NAN 6202
Bibliografia. NAN 6202 PDF Stampa E-mail
Napoli, Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III", VI B 2

Bibliografia



Per la bibliografia a partire dal 1990 si consulti BMB: NAN 6202
 
Bibliografia 1977–1989
 
(1983) - Adacher Sabina, La miniatura cassinese in alcuni codici conservati nell’archivio dell’abbazia in Scritti raccolti in memoria del XV centenario della nascita di S. Benedetto (480-1980), Monastica III, Montecassino (Miscellanea Cassinese 47), pp. 187-234.
233 e n. 82 – L’omeliario (s. XI in.) scritto da due mani, presenta fino a c. 24 lettere rozze dal ductus incerto, mentre da c. 25 subentra una mano esperta e raffinata: in questa seconda parte alle iniziali decorate si accompagnano scene cristologiche, nelle quali il Belting (1968), ha notato una continuità stilistica con la tradizione regionale campana, soprattutto con gli affreschi della decorazione I di Maiori.

(1987) Bertelli Carlo, Miniatura e pittura. Dal monaco al professionista in Dall'eremo al cenobio, Milano, pp. 579-644.
616, fig. 455 – Omeliario del s. XI proveniente dalla cattedrale di Troia il cui apparato iconografico si ricollega per certi aspetti alla tradizione cassinese per altri a quella italo-greca. Di grande interesse sono le scene del ciclo cristologico, disegnate con eleganza sicura e come abbreviazione di composizioni più complesse che non hanno però alcun riscontro con scene del Nuovo Testamento nel repertorio cassinese.

(1981) - Étaix Raymond, Un «Tractatus in Matheum» inédit de saint Chromace d' Aquilée in Revue bénédictine, 91, pp. 225-230.
Passim – L’«omeliario di Troia» (s. XI in.) riporta, come lettura del mercoledì della prima settimana di Quaresima, un tractactus non identificato su Matteo (12, 38 ss.); tramandato sotto il nome di Ilario, è in realtà da attribuirsi a Cromazio d’Aquileia (tract. L A). Lo stesso testo, ascritto ad Origene, è presente nel ms. Ben. Cap. 8.

(1988) - Lemarié Joseph, «Chromatiana». Apport de nouveaux témoins manuscrits in Revue Bénédictine 98, pp. 258-271
268 - Questo codice (s. XI in.) riporta alle cc. 61-62 il tractatus 50 A su Matteo (12, 38-49) di Cromazio d'Aquileia, attribuito ad Ilario. Insieme a questo ms. l'unico altro testimone superstite è il Benev. 8.

(1984) - Mallet Jean - Thibaut André, Les manuscrits en écriture bénéventaine de la Bibliothèque capitulaire de Bénévent, I, Manuscrits 1-18, Paris, Ed. du CNRS, 1-352.
104 - Il codice riporta, così come Benev. 8 n. 33, il testo inedito del Tractatus 50 A di Cromazio di Aquileia, tramandato però sotto il nome di Ilario.

(1983) - Orofino Giulia, Sulla produzione miniaturistica altomedievale a Montecassino in Scritti raccolti in memoria del XV centenario della nascita di S. Benedetto (480-1980), Monastica III, Montecassino 1983 (Miscellanea Cassinese 47), pp. 131- 185.
163, 164 – Omiliario (s. XI in.) attribuito ad uno scriptorium troiano (Avery, 1939; Petrucci, 1968) ma riportato in ambito barese (Belting, 1968; Cavallo, 1970) in base a confronti con l’Exultet I e la Benedictio Ignis et Fontis della Cattedrale di Bari, rispetto ai quali rappresenterebbe un più antico stadio di sviluppo sia artistico che paleografico. Si confrontano le iniziali del codice con quelle del Casin. 402.

(1989) - Orofino Giulia, Manoscritti cassinesi del secolo XI in L'età dell'abate Desiderio, I, Catalogo della mostra a cura di S. Adacher - G. Orofino, Montecassino (Miscellanea Cassinese 59), p. 15-116.
34 – L’omeliario (s. XI in.) presenta  come motivo caratteristico dell’Initialornamentik di area barese, un profilo barbuto che spunta da una mezza foglia di acanto (S p. 224r), che si ritrova nella Q a p. 231 del Casin. 453.

(1989) - Pace Valentino, Studi sulla decorazione libraria in area grafica beneventana in L'età dell'abate Desiderio, II, La decorazione libraria, Atti della tavola rotonda (Montecassino, 17-18 maggio 1987) a cura di Guglielmo Cavallo, Montecassino  (Miscellanea Cassinese 60), pp. 65-93.
74 e n. 42, 82, 83 e n. 80, 92 – L’apparato figurativo dell’omeliario (s. XI in.) presenta accostamenti con la scenetta d’apertura dell’Ottob. lat. 1406 (per impostazione scenica, gestualità e fisionomie), con il trattato medico Barb. lat. 160 (per l’arcaismo di tratto della testina che affianca la E di f. 66 confrontabile con quella a f. 25 dell’omeliario) e con l’evangeliario Borg. lat. 339 (per la resa stilistica del volto di Cristo, senza barba e dal segno cruciforme attorno alla testa senza contorno di aureola.

(1980) - Rotili Mario, La cultura artistica nella Longobardia minore, Libreria scientifica editrice, Napoli, 71-81
81 – Omeliario prodotto in Puglia, probabilmente a Bari, ed illustrato con tredici scene per lo più della Vita di Cristo, delineate a penna con efficacia, rielaborando e arricchendo motivi beneventani.

(1976) - Rotili Mario, La miniatura nella badia di Cava, I, Cava dei Tirreni, pp. 21-43.
24 e n. 14, fig. 6 p. 34 - Dell’omeliario di Troia (s. XI in.) si riproduce la c. 313v raffigurante “Cristo in trono e angelo offerente” citato in relazione con una delle illustrazioni del ms. 3 di Cava dei Tirreni.

(1978) - Rotili Mario, La miniatura nella badia di Cava, II, Cava dei Tirreni, pp. 45-85.
57 – Omeliario prodotto in Puglia, probabilmente a Bari, ed illustrato con tredici scene per lo più della Vita di Cristo, delineate a penna con efficacia rieaborando e arricchendo motivi beneventani.

 
L.G.

 
< Prec.
© 2024 Omeliari
Joomla! un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.