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Descrizione esterna. BNC 8 PDF Stampa E-mail

Benevento, Biblioteca Capitolare, 8

Omeliario (dall’Epifania alla domenica delle Palme), mutilo dell’inizio e della fine.

Sec. X ex.; membr.; cc. IV, 189, I’ (cc. I e I’ membranacee, di restauro; cc. II-IV cartacee contenenti, da c. IIr a c. IVr, di mano del sec. XVIII, l’indice dei testi); numerazione delle carte a penna di età moderna (sec. XVIII, probabilmente della stessa mano cui si deve l’indice delle guardie anteriori); 1-68 (1-48), 77 (49-55, caduta la seconda carta), 8-218 (56-167), 226 (168-173), 23-248 (174-189); segnature dei fascicoli non visibili; inizio lato pelo e regola di Gregory rispettata nei fascicoli regolari; 353×276=18[284]51×20[103(18)103]32, rr. 34 / ll. 34, variabili (c. 98r); rigatura a secco (con lievi tracce di colore nei fascicoli finali, ad esempio a c. 182r), effettuata a fascicolo composto, ma non piegato, sul bifolio esterno; legatura di restauro in pergamena su cartone, con riapplicazione sui piatti delle coperte precedenti, sempre in pergamena (Grottaferrata, 28 gennaio 1969: cartellino sul contropiatto posteriore). Degna di nota è la modestissima qualità della lavorazione della pergamena, che mostra frequentemente gli scalfi della pelle originaria nel margine inferiore esterno delle carte.

Si distinguono cinque mani, rispettivamente alle cc. 1ra-63vb, 64ra-95vb, 96ra-167vb, 168ra-173vb, 174ra-189vb. La prima appare la più educata (caratteristica la notevole frequenza della c crestata), ma anche insicura nella gestione delle aste verticali, irregolari e tremolanti. La seconda scrive una beneventana di modulo assai minore e meno contrastata, che cede il passo a c. 96ra (non è questa però l’opinione, sia pure dubitativa, di Mallet e Thibaut, p. 169) alla terza, caratterizzata da un tratto sottile e dall’abbondanza di c crestate anche in accoppiata con la forma bassa (ad esempio: accendit e in occidentem, c. 115va, ll. 3-4 e 26). Decisamente più ordinarie e prive di particolari caratteristiche appaiono le ultime due mani, alle quali spetta comunque un compito assai limitato. La decorazione si limita sostanzialmente alle grandi iniziali a inchiostro con modesti inserimenti di rosso all’interno. Titoli rubricati. Tocchi di rosso sulle iniziali minori.

Sul margine inferiore di c. 6v una nota di mano di Stefano Borgia, datata Benevento, 20 ottobre 1779, informa che il sermone che lì inizia (omelia 25 dello ps. Massimo da Torino) è già edito.

Bibliografia
Jean Mallet - André Thibaut, Les manuscrits en écriture bénéventaine de la Bibliothèque Capitulaire de Bénévent. I. Manuscrits 1-18, Paris - Turnhout, CNRS - Brepols, 1984 (Documents, études et répertoires publiés par l’Institut de Recherche et d’Histoire des Textes), pp. 169-179.
M. P.

 

 
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